Hyundai Grandeur EV, il restomod va a batterie

Riscoprire il passato per ispirare il design del futuro: una tendenza degli ultimi anni nel settore, che trova un chiaro esempio con le recenti creazioni della Hyundai. Ultima, per ordine cronologico, la Grandeur EV Heritage che ritorna in occasione dei suoi 35 anni con un restmod a batteria. Per l’anniversario della sua youngtimer icona, la Casa coreana ha attutato un restyling sulla ammiraglia lanciata nel 1986, per proiettarla nel terzo millennio. Si omaggia così la tradizione e il design del passato con un restyling dal sapore vintage, ma con una forte declinazione hi-tech che passa dall’installazione di dettagli digitali sulla berlina coreana. Ma si dà anche il caso che Hyundai stia attingendo dalle linee del passato anche per la famiglia Ioniq, proponendo il futuro della mobilità sostenibile con lo stile che le ha permesso di diventare uno dei marchi più acquistati al mondo.

CARATTERE CONTEMPORANEO. La Hyundai Grandeur EV subisce un restmod in house, guidato internamente dal centro stile della Casa coreana nel Motorstudio di Busan. Pur mantenendo le linee originali del passato, ci si rende subito conto del carattere innovativo ed elettrico della vettura, riconoscibile già dai dettagli, come i fari led a ‘pixel’, già proposti dalla Ioniq 5. Inoltre, alcuni elementi come specchietti e cerchioni, rispecchiano il fascino vintage Anni ’80 della Grandeur, ma si aggiornano per dare un tono contemporaneo al veicolo.

DALL’INCONTRO TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE. Non sono ancora state svelate le specifiche tecniche del propulsore, ma la Hyundai Grandeur EV fa già parlare di sé per i suoi interni, disegnati secondo il tema newtro (newness + retrò), per ricordare il suo legame con il passato, rivisitato in chiave moderna. L’atmosfera è Anni ’80 con il volante ad ampie razze delle auto di una volta e il selettore del cambio automatico modello cloche aeronautico. Elementi che si coniugano con due schermi orizzontali sulla plancia per infotainment e strumentazione, a cui si aggiunge un display touchscreen verticale di ultima generazione per i comandi secondari. Un abitacolo moderno e smart, ma visivamente ancora simile a quello della Grandeur del 1986. Anche i sedili riprendono la tradizione, grazie al rivestimento in velluto bordeaux, chiusi da una conchiglia in pelle Nappa, cucita come un corsetto sul retro della seduta. Infine, un’illuminazione color bronzo dona un aspetto più caldo all’ambiente, che penetra nelle modanature delle portiere a ricordare le apparecchiature audio vintage.

OPERA SUD COREANA. Anche il sistema audio 4way4 è un elemento caratterizzante di questo restomod ad alto tasso tecnologico. L’impianto hi-tech di Hyunday, infatti, gestisce 18 altoparlanti e beneficia di una sonorità migliorata grazie al design della console centrale e del cruscotto. Elementi progettati e disegnati basandosi sull’acustica dell’abitacolo, mirati a creare una vera e propria sala da concerto all’interno del veicolo, a cui si aggiunge la funzione pianoforte sulla soundbar, riproducibile quando il veicolo è parcheggiato. 

UN PO’ DI STORIA. La Grandeur sottolineava le rinnovate ambizioni della Hyundai del secolo scorso: proporre un’auto di segmento superiore in grado di rappresentare al meglio la nazione in vista delle Olimpiadi di Seoul del 1988. Derivava dalla giapponese Mitsubishi Debonair e ne condivideva il pianale e la meccanica. Originariamente proposta con un’unica motorizzazione duemila a trasmissione manuale, si aggiunsero poi un 2,4 litri e un 3 litri V6 accompagnati dalla trasmissione automatica. La youngtimer di Hyundai a batterie sarà in esposizione al Seoul Motorstudio, dal 16 al 21 del mese. Un simbolo della casa coreana, che rappresenta il passato, ma che saprà anche ispirare la mobilità sostenibile del futuro. (Testo: Federico Giavardi)