Alpine, dalla F1 a Le Mans
La lista dei pretendi al trono della gare endurance si allunga. Dopo la conferma di BMW, Ferrari e Peugeot, anche Alpine ha confermato il suo interesse per la nuova era delle corse di durata: dal 2024 il costruttore francese scenderà infatti in campo con un prototipo di classe LMDh.
IL PEDIGREE DI ALPINE. La rivoluzione del Mondiale Endurance WEC e della 24 ore di Le Mans grazie alle nuove vetture LMDh – Le Mans Daytona Hybrid – e LMH – Le Mans Hypercar -, ha attirato l’attenzione anche di Alpine, già protagonista del campionato 2021 e storicamente legata alle corse di durata con all’attivo una vittoria assoluta alla 24 ore francese (1978), tre vittorie di classe LMP2 (2016, 2018 e 2019) e due titoli mondiali nella stessa categoria nel 2016 e 2019.
TECNOLOGIA F1. “Alpine porterà i suoi valori nel paddock della Formula 1: eleganza, ingegnosità ed audacia”, così Luca de Meo, CEO di Renault, annunciava l’ingresso di Alpine in Formula 1. E anche in questo caso, la squadra corse di Renault resta protagonista, perché il propulsore del nuovo prototipo ibrido sarà progettato e sviluppato interamente in casa a Viry-Châtillon, una delle sedi della divisione Formula 1. Per quanto riguarda l’aerodinamica, la carrozzeria gioverà dell’esperienza maturata a Enstone in Inghilterra, il quartier generale di Alpine F1. Per quanto riguarda il telaio, la scelta è ricaduta su Oreca – uno dei quattro costruttori di telai ammessi da regolamento – in contrapposizione agli avversari come BMW e Cadillac che hanno invece scelto Dallara.
I PERCHÉ. Le motivazioni che spingono Alpine alla realizzazione di una hypercar sono di carattere sportivo ed economico. Grazie al nuovo regolamento stabilito dall’ Automobile Club de l’Ouest (l’ente organizzatore dei campionati endurance), i partecipanti avranno pari possibilità di vittoria, inoltre, il modello economico LMDh è virtuoso, in quanto facilita la vendita di auto ai team clienti. Uno schema che consente alla Casa francese di garantire il suo impegno nelle gare di durata per i prossimi quattro anni. (Testo: Federico Giavardi)