Piëch GT, la super sportiva EV svizzera dal sapore retrò
Chi ha detto che la Svizzera è solo terra di orologi, banche e cioccolato, presto potrebbe ricredersi. Piëch Automotive, la startup con sede a Zurigo, nata dal figlio del compianto Ferdinand Karl Piëch (ex numero uno di Volkswagen e nipote di Ferdinand Porsche) si appresta a entrare nel mercato automobilistico con la Piëch GT, una granturismo elettrica ispirata al design degli Anni ’60 che nei piani del costruttore elvetico farà da apripista a una gamma composta di tre diverse vetture. Arriverà nel 2024, offrendo al pubblico un nuovo punto di vista sull’elettrificazione.
IN FASE DI TEST. Dopo il debutto nel marzo del 2019 al Salone di Ginevra con la show car Piëch Mark Zero, la startup svizzera ne ha fatta di strada, concentrandosi soprattutto sullo sviluppo delle performance delle batterie. Nelle prove su strada dei prototipi, la Piëch GT è già riuscita a raggiungere i 500 km di autonomia, ma il dato dichiarato che colpisce di più è la velocità di ricarica: appena 8 minuti per passare dal 5 all’80 percento di batteria in corrente continua utilizzando la porta CCS2. Tempi che secondo il costruttore possono essere ulteriormente ridotti a meno di 5 minuti grazie al caricabatterie appositamente sviluppato da TGOOD.
BATTERIE. Sono l’anima del progetto Piëch GT, sviluppate con una partnership euro-cinese, dichiarano performance mai viste prima in termini di ricarica. Il pacco batterie è da 75 kWh a forma di T, con una sezione alloggiata nel tunnel centrale, mentre la restante sull’asse posteriore. La piattaforma sarà composta da celle a sacchetto, che garantiscono una migliore gestione termica, il che denota l’impegno di Piëch automotive nel limitare l’effetto derating – la riduzione della potenza della batteria dovuta a condizioni termiche. Infatti, oltre ai test in pista al Nürburgring, la Piëch GT effettuerà delle prove nelle condizioni climatiche più avverse, che prevedono il caldo e il freddo estremo, per verificarne l’affidabilità e l’autonomia.
PRESTAZIONI. Al capitolo potenza e assetto, la Piëch GT mette sul piatto tre motori elettrici di tipo sincrono da 150 kW (quasi 204 cavalli) ciascuno. Uno sarà alloggiato all’anteriore, mentre gli altri due sull’asse posteriore, fornendo una potenza complessiva di circa 612 cavalli. Abbastanza per garantire prestazioni da supercar: da 0 a 100 km/h in meno di 3″, e un tempo inferiore ai 9″ nello scatto da 0 a 200 km/h. Valori merito non solo di tanta potenza ma di un peso contenuto per la tipologia di vettura: soli 1800 kg (ripartiti al 40/60), derivati dall’utilizzo di fibra di carbonio e materiali leggeri per la costruzione di scocca, telaio ed interni.
DESIGN. Linee e design dal carattere sicuramente europeo, la Piëch GT è una coupè a due posti con diretta ispirazione alle gran turismo di un tempo. È lunga 443 cm e alta 125, con un interasse di 226 cm, e manterrà l’esercizio di stile presentato dalla show car Piëch Mark Zero al Salone di Ginevra 2019. L’architettura del veicolo è invece modulare, perché la Piëch GT farà da base per i futuri modelli della famiglia della Piëch automotive, una suv sportiva e una berlina a quattro porte, chiamata Piëch Sportlimousine, entrambe ovviamente con alimentazione a batteria.
LO SVILUPPO. Un progetto ambizioso e, naturalmente, dispendioso, quello della startup svizzera, sostenuta da partner di alto livello come STJ Advisors e banca UBS. Con i precedenti round di investimento andati a buon fine, il piano di sviluppo dell’azienda sta procedendo come previsto: entro marzo 2022 sarà completato il secondo prototipo, a cui si aggiungerà un’altra serie di vetture entro la fine dello stesso anno. Saranno un test, per un lotto di pre-produzione previsto nel 2023, per poi avviare definitivamente la fabbricazione su larga scala nel 2024. La Piëch GT sarà offerta ai più importanti mercati europei, ed è prevista la sua esportazione anche su territori internazionali come USA e Cina. Obiettivo? 1200 esemplari già nel primo anno di produzione.