Vettel e Stroll a lezione di drifting con la DB5 di 007

Vettel e Stroll a lezione di drifting con la DB5 di 007

“Dov’è la mia Bentley?” “E’ un po’ superata, temo…”. Più di uno scambio di battute, un evergreen cinematografico tra Sean Connery e Desmond Llewelyn, che mette alla ribalta una co-starring d’eccezione. È da qui, nel 1964, sul set di 007- goldfinger, che nasce la carriera di una star a quattro ruote, la celebre della Aston Martin DB5. Una Aston talmente iconica e senza tempo, che come recita l’ultima uscita della saga 007, è davvero degna del titolo ‘No Time To Die’.

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A LEZIONE DI DRIFT. Sul circuito di Silverstone va in scena una metafora cinematografica del famoso scambio tra James Bond e Mister Q. Questa volta, i due protagonisti d’eccezione sono i due piloti Aston Martin F1, Sebastian Vettel e Lance Stroll che si improvvisano attori per un giorno. Infatti, i due campioni si trovano a scuola di drifting con l’ex rallysta professionista Mark Higgins, lo stesso stunt driver del 25esimo film della saga, di 007. Per Seb e Stroll si annuncia una giornata difficile, replicare le acrobazie, i drift e le ‘ciambelle’ dell’ultimo film della saga, tutto a suon di freno a mano e controsterzi. Nonostante l’esperienza sulle monoposto di F1 e i quattro titoli mondiali del tedesco, non mancano le difficoltà a bordo della DB5, che potete assaporare nel video qui sotto. Il vincitore della sfida? Tranquilli, questo no, non ve lo spoileriamo!

A SEI CILINDRI (TEDESCHI). Ma c’è qualcosa di strano sotto il cofano di questa DB5. L’auto utilizzata dai due piloti F1 è una stunt car, la stessa Aston utilizzata da Mark Higgins sul set dell’ultimo 007. Il veicolo è stato costruito riproducendo fedelmente la storica DB5 del 1964 esternamente, ma aggiornandone telaio e motore, con componenti dei giorni nostri, per rispondere alle esigenze di un film di azione. Sotto il cofano si nasconde un potente sei cilindri in linea da circa 300 cavalli di derivazione BMW, probabilmente lo stesso propulsore da 3,2 litri della BMW M3 E46.La DB5 da stunt è rivista anche nell’assetto con sospensioni posteriori indipendenti ed ammortizzatori Ölhins. Infine, è stata prestata grande attenzione anche alla leggerezza, con interni in fibra di carbonio e carrozzeria in alluminio, che fermano l’ago della bilancia intorno ai 1000 chilogrammi.

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NO TIME TO DIE. Da Sean Connery a Daniel Craig, l’agente segreto, o, meglio, il gentleman più famoso del mondo, ha a disposizione ben quattro Aston Martin nel garage del suo ultimo film. Oltre alla celebre DB5, pouò infatti contare anche sulla Aston Martin V8 Vantage, del 1987 con l’interpretazione di Timothy Dalton in 007 – Zona Pericolo. Ma in ‘No Time To Die’ ci sarà spazio anche per le supercar più moderne della casa: l’Aston Martin DBS Superleggera e la Aston Martin Valhalla. (Testo: Federico Giavardi)

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