BMW si nasce, AMBY si diventa
Di solito queste cose qui hanno un look futuribile, roba da fantascienza spinta che fa pensare a razzi interstellari o cose così. La BMW AMBY, l’ultima trovata di Monaco, invece sembra uscita direttamente da Balle spaziali, la parodia Anni ’80 di Guerre stellari. Tutta colpa del casco che hanno messo in testa alla collaudatrice. Occhio però, che questi sono tedeschi, e probabilmente l’effetto parodia non è altro che un diversivo, studiato a tavolino. L’idea è sicuramente quella di sembrare una farsa, per poi sorprendere centauri e virago, facendogliela trovare dai concessionari quando meno se l’aspettano.
CONCETTO IBRIDO, MOTORE ELETTRICO. La BMWAMBY è uno dei cinque prototipi ‘green’ pensati per mostrare ai visitatori del Salone di Monaco la strada che BMW ha intenzione di prendere per il prossimo, molto prossimo, futuro. Il nome, un acronimo di Adaptive Mobility, racconta già la vocazione tuttofare di questa bici che è anche un po’ moto (e che ricorda il concetto delle Cake Kalk di cui ti avevo parlato qui). E anche se su motore e batteria non è ancora trapelato niente, si sa comunque che stiamo guardando un mezzo di 65 chili con un’autonomia di oltre 100 chilometri, capace di una velocità massima di 60 km/h. Per adesso non ti resta che ammirare com’è fatta. Ma oltre al manubrio da endurina, alle gomme importanti (su cerchi da 26″ davanti e 24″ dietro) e alle sella allungata che saltano subito all’occhio, c’è di più. A cominciare dai materiali usati. Come il carbonio, che vedi un po’ dappertutto. E poi i dettagli di design che esaltano l’approccio minimal di questo mezzo da sbarco urbano. Uno per tutti: le luci di posizione ricavate dentro ai montanti posteriori della sella. Un capolavoro di mimetismo. Inutile dire, poi, che il cervello di tutta questa roba qui è il tuo smartphone che, tra l’altro, funziona anche da chiave di accensione. Ma stai tranquillo, dovesse arrivare dal concessionario sarai il primo a saperlo. E no, non devi metterti per forza un casco con questa forma qui…