WEC a stelle e strisce: nel 2023 l’hypercar Cadillac

WEC a stelle e strisce: nel 2023 l’hypercar Cadillac

Poche cose sono sicure, ma che la 24 Ore di Le Mans del 2023 si appresti ad essere una delle edizioni più emozionanti della mitica gara di durata, sembra ormai cosa certa. Il nuovo regolamento e le nuove classi regine LMH e LMDh – più comunemente riferite come hypercar – hanno ridato linfa vitale a un’area del motorsport che si era fatta troppo costosa, richiamando a sé un gran numero di costruttori. E se in Italia (e non solo) ad accentrare le attenzioni è il ritorno in top class del Cavallino, anche dall’altra parte dell’Oceano sta per arrivare una rivale degna di nota: è la Cadillac, che proprio oggi ha annunciato di essere già al lavoro su una vettura di categoria LMDh con cui competere nel campionato americano IMSA e nel mondiale WEC dal 2023

LO ‘ZAMPINO’ DELLA DALLARA. Una vettura, la Cadillac LMDh-V.R, che parlerà sì americano, ma con uno spiccato accento italiano: tra i quattro costruttori di telai ammessi dal regolamento LMDh, la Cadillac ha scelto la Dallara per dare forma all’ossatura della sua hypercar, mentre a spingerla ci sarà un inedito motore della Casa americana. La Cadillac LMDh-V.R debutterà alla 24 Ore di Daytona del 2023, gara vinta dalla scuderia della Cadillac ben quattro volte di fila – dal 2017 al 2020 – per poi sbarcare nel vecchio continente con il primo appuntamento del campionato mondiale endurance. 

La vittoria della Cadillac alla 24 Ore di Daytona 2020

La vittoria della Cadillac alla 24 Ore di Daytona 2020

LMH VS LMDH, COSA CAMBIA. Differenti per progettazione, ma accumunate da simili valori di peso/potenza che le permettano di competere nella stessa categoria, le vettura di classe LMH sono costruite a partire da un regolamento più permissivo con un sistema ibrido più potente e complesso (fino a 200 kW) e la possibilità per i costruttori di progettare in house anche il telaio e la trasmissione. Le meno costose vetture di classe LMDh sono invece realizzate a partire da quattro telai standard di costruzione Multimatic, Dallara, Oreca o Ligier: come le LMH sono dotate di un sistema ibrido, ma anche in questo caso si tratta di un’unità standard, integrata nel cambio. Elementi comuni a tutte le vetture che ne determinano costi nettamente inferiori rispetto alla classe LMH, ma che ci consentiranno di assistere a una competizione davvero varia e serrata. Guardando sempre al 2023 sono già quattro i costruttori che porteranno sul campo hypercar LMH (Toyota, Ferrari, Glickenhaus e Peugeot) e addirittura cinque quelli che scenderanno in pista con le LMDh, Porsche, Audi, Acura, BMW e – da adesso è confermato – la Cadillac. Non vediamo l’ora…

Le Mans 2021. In prima fila si sfidano le hypercar della Toyota e della Scuderia Glickenhaus

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