Lotus: tre nuove piattaforme per le EV
Il futuro della Lotus è a corrente: questo lo sappiamo dal 2019, quando il costruttore inglese ha lasciato tutti a bocca aperta svelando la Evija, una hypercar elettrica a trazione integrale da 2000 cv. Una vettura decisamente diversa dalle piccole e analogiche sportive di tradizione Lotus, ma dal ruolo cardine nel rilancio del marchio: è una vera e propria vetrina delle competenze e della preparazione del Lotus Technology Center. Lo sviluppo della Evija sta raggiungendo lo stadio finale e i primi esemplari di serie sono attesi entro la fine dell’anno, ma non rimarrà a lungo l’unica Lotus a batterie: gli ingegneri sono già al lavoro su un’intera gamma di veicoli a zero emissioni.
UNA SPORTIVA. Alla piattaforma specifica della Evija si affiancherà, dal 2025, una sviluppata per le sportive elettriche del marchio. Sarà realizzata in partnership con Renault Alpine con un ‘solo’ obiettivo: mantenere inalterato il piacere di guida delle coupé a motore centrale. Per questo, il pacco batteria non sarà distribuito lungo tutto il pianale come sulla maggior parte delle elettriche di ultima generazione ma raggruppato in un’unica unità dietro ai sedili. Una piattaforma che Lotus non solo intende utilizzare per sé e per la controparte francese, ma che proporrà a tutti i costruttori intenzionati commercializzare una due posti a batterie ad alte prestazioni.
EV DI LUSSO. Ma come ci insegna oltre un secolo di industria automobilistica, le auto ad alte prestazioni spesso non sono abbastanza per generare grandi profitti e il colosso cinese Geely – il proprietario della Lotus – lo sa bene. Per rispondere a questa necessità gli ingegneri di Hethel sono al lavoro anche su un’inedita piattaforma per auto di medie e grosse dimensioni, sempre a propulsione elettrica e che per la prima volta – non contando la mitica Opel Omega Lotus – porteranno gli stilemi e la filosofia della Lotus su un’auto a quattro porte. Se la svolta elettrica sarà la chiave del successo della Lotus, lo scopriremo nei prossimi anni; ciò che è sicuro è che il marchio automobilistico fondato da Colin Chapman non sarà mai più come prima.