WRC: il Rally Mondiale si dà all’ibrido
Il dato è tratto, la decisione dei team, in accordo con promotori e Fia ,è stata ufficializzata: dal prossimo anno il WRC, la massima serie rallistica mondiale, si correrà con motori ibridi. Potrebbe sembrare una ‘mezza’ decisione rispetto al darsi completamente all’elettrico e solo per un triennio con certezza, ma il WRC è una delle poche serie che attuerà la transizione verso soluzioni pù ecologiche, invece che creare delle competizioni parallele con motori full electric. Certo il WRC è avvantaggiato dall’aver auto da corsa (relativamente) derivate da quelle stradali, ma la decisione presa dalle scuderie di Ford, Hyundai e Toyota resta uno spartiacque possibile tra i rally come li abbiamo conosciuti e come saranno. Tanto che i costi di sviluppo saranno ripartiti tra le scuderie e la Federazione mondiale dell’Automobile che ha spinto tanto in questa direzione sostenibile, senza perdere di vista sicurezza e costi (che significa transizione sì, ma senza strafare).
EVOLUZIONE TRIENNALE. Il passaggio alla nuova tecnologia di motori ibridi era stata annunciata già nel 2019 e ci sono voluti quasi due anni perché Promoter e FIA mettessero a punto i regolamenti tecnici che hanno ricevuto il via libera al World Motor Sport Council di marzo 2021. Hyundai Motorsport ha già fatto sapere che il nuovo modello da competizione sarà basato sulla i20 N, a sua volta ispirato all’attuale i20 World Rally Car. M-Sport Ford e Toyota Gazoo Racing al momento non hanno, invece, rivelato quale veicolo di produzione useranno come base per lo sviluppo dell’auto da competizione. “Non è esagerato dire che l’introduzione dell’ibrido segni una delle più importanti pietre miliari nella storia del Rally” ha commentato Jona Siebel, amministratore delegato di WRC Promoter. Del resto l’ibrido è già parte integrante dell’industria automobilistica ed è essenziale che il WRC, che è una piattaforma di ricerca e sviluppo per l’intero settore automotive, sia allineato a questa evoluzione”. Per garantire una maggiore stabilità e favorire la pianificazione a lungo termine dei team, FIA sta optando per accordi triennali invece degli abituali di un anno. In altri termini, il regolamento cambia fino al 2024, dopo si vedrà. Ma che si torni indietro è difficile.