Lucid fa il pieno di dollari sul mercato
Fosse perché quando gli americani decidono poi una cosa la fanno, fosse che non hanno eccessivi problemi a recuperare i fondi necessari, ma come vi avevamo raccontato in un questo articolo è sempre più la California il cuore occidentale dello sviluppo delle auto elettriche. La californiana Lucid Motors, infatti, nella sua sfida a Tesla nel campo della mobilità elettrica sofisticata e di lusso ha fatto il pieno di capitali e riparte lancia in resta, anche se ha rimandato ancora una volta il lancio sul mercato del suo primo modello. Dopo la fusione dei giorni scorsi con Churchill capital – un veicolo di investimento appositamente creato – , Lucid si ritrova in fatti con una capitalizzazione di 9 e rotti miliardi di dollari e 4 miliardi in contanti pronti da essere buttati nello sviluppo di nuovi modelli elettrici, a partire dall’espansione della fabbrica in Arizona, che alla fine del 2021 dovrebbe essere in grado di produrre 365mila veicoli all’anno.
LO SBARCO A WALL STREET. Per quotarsi, l’azienda californiana ha scelto una strada che recentemente è diventata sempre più di moda: fondersi con una società di acquisizione a scopo speciale (SPAC nell’acronimo inglese), ovvero una società di comodo che ha l’unico scopo di acquistare o fondersi con un’altra al fine di portarla sul mercato azionario, senza un’offerta pubblica. Un modo per fare più in fretta e senza troppi vincoli. Le classiche IPO, infatti, generalmente richiedono un maggiore controllo da parte degli investitori e delle autorità di regolamentazione. Lucid è solo l’ultima casa per auto elettriche ad essersi quotata in borsa in questo modo. L’hanno preceduta le start-up ci Arrival, Nikola e Fisker che hanno tutte approfittato dell’attuale passione degli investitori per le SPAC, le quali hanno raccolto nel complesso 76 miliardi di dollari lo scorso anno, sei volte di più rispetto al 2019.
IN ARRIVO IN AUTUNNO. Lucid è nata con il nome di Atieva nel 2006 per produrre batterie per altri produttori, ma dieci anni dopo ha deciso di mettersi in proprio per produrre veicoli elettrici di lusso e ha creato uno stabilimento da 700 milioni di dollari in Arizona, forte anche dell’esperienza maturata in altre case auto da molti suoi dirigenti, tra cui l’attuale CEO, Peter Rawlinson che ha contribuito a sviluppare la Model S mentre lavorava in Tesla dal 2009 al 2012 come vice presidente della divisione tecnica. Il primo modello della casa californiana è la Lucid Air che monta un motore anteriore da 400 cv e un motore posteriore da 600 e può raggiungere la velocità di 350 chilometri orari. Il lancio della vettura, che nelle versioni future dovrebbe avere sistemi avanzati di guida autonoma, è stato più volte rimandato: era attesa per lo scorso anno e dopo vari rinvii Rawilson ha fissato la nuova scadenza per la seconda metà del 2021.