Gemelle diverse: Bugatti EB110 – Dauer EB110S
Ettore Bugatti è stato un genio. Gli Anni ’20 e ’30 hanno portato fama, prestigio e clienti da ogni parte del globo a Molsheim, ma dopo la scomparsa del figlio Jean e la fine del secondo conflitto mondiale inizia il declino, che ha il suo epilogo con la Type 101C di Ghia al Salone di Torino ’65: la Bugatti chiude e scende il buio. Nel 1987 parte la rinascita: Romano Artioli (perfetto erede di Ettore) acquista il brand e lancia il progetto EB110 un capolavoro che offusca l’F40 (ma sta per arrivare la McLaren F1), una hypercar, iper-tecnologica ma ‘guidabile’. Il telaio in carbonio con gabbia roll-bar è prodotto dalla francese Aerospatiale. La meccanica è ‘torrenziale’: il V12 da 3,5 litri con quattro turbo, sprigiona 550 cv (610 sulla SS), scaricati a terra dal sistema di trazione integrale e abbinato al cambio manuale a sei rapporti. Il 15 settembre 1991, a 110 anni esatti dalla nascita di Ettore Bugatti un epico evento a Parigi ne celebra la nascita. Nel ’93 iniziano le consegne della GT e della SS, nel ’94, Artioli porta un raduno di EB110 in Piazza San Marco a Venezia. Ma inizia un altro declino e il 23 settembre ’95 l’azienda dichiara fallimento. La produzione si ferma a circa ottanta EB110 GT e una trentina di SS.
UN CAPITOLO MAI SCRITTO. Nel ’97 si tiene un’asta fallimentare dei beni della Bugatti. Vi partecipa anche Jochen Dauer, anima di Dauer Racing (le sue Porsche 962 sono arrivate prima e terza alla 24 Ore di Le Mans ’94. Il sultano del Brunei ne commissiona alcune omologate per la strada, qui per saperne di più). Dauer è convinto che il progetto EB110 non sia finito. Si aggiudica un prototipo di EB 110 GT, tre EB110SS non finite, pezzi e ricambi (telai, motori ecc). Nelle sue officine di Norimberga Dauer completa le EB110 lasciate a metà e crea un servizio assistenza. Nel ’99 cambia la denominazione in Dauer Sportscars GmbH e lancia la Dauer EB110S: telaio aggiornato, motore rivisto. La potenza (con trazione solo posteriore) sale a 645 cv (ma con uno scarico speciale si superano i 700), la velocità massima è di 370 km/h. Viene completato un esemplare mentre (ma non è chiaro) inizia la costruzione di altri quattro. Ma anche Dauer cade in disgrazia e l’azienda chiude. Nel 2011 i beni rimasti sono acquistati dalla Toscana Motors di Kaiserslautern.