Premio Veloce 2020: moto, Ducati Monster
Ai tempi fu paragonata addirittura all’iPod di Steve Jobs, perché anche la Ducati Monster aveva ridefinito la propria categoria, quella delle naked. Il mix era esplosivo: nuda e sportiva, avanguardista e retro. Fu proprio questo il modello che aiutò Borgo Panigale a tornare prepotentemente in sella (come il gadget musicale fece per la Mela Morsicata). Quindi non è un caso che l’ultima versione di questa icona a due ruote fosse atteso proprio come l’ennesimo gadget di Cupertino. Perché, se nel frattempo la concorrenza si è fatta sempre più agguerrita, i grandi classici non passano mai di moda (come insegnano Vespa e 911).
NOVITÀ FEDELI AL PASSATO. Bicilindrica a L e desmodromica come sempre (è un Testastretta di 937 cc e 111 cv), il telaio non è più quello a vista a cui siamo a abituati. Ma per un dettaglio, anche estetico, che si perde, se ne (ri)guadagna un altro. Come la posizione di guida, infatti, che negli anni si era corsaiolizzata sempre di più, e adesso è tornata più urbana, se non addirittura turistica. Proprio quando tutti stanno riscoprendo la moto (che fortunata coincidenza). E come se non bastasse, c’è anche la cura dimagrante per farla tornare il figurino che era all’inizio: col suo peso a secco, solo 166 kg.