MAUTO, 12 prime volte: la prima italiana alla guida

MAUTO, 12 prime volte: la prima italiana alla guida

“In attesa che qualcuno facesse quello che lei ha fatto, io ho sempre conservato una cara e vecchia automobile che io stessa guidavo quando in Sicilia non eravamo più di due o tre donne ad avere la patente”. Con queste parole la contessa Francesca Mirabile Mancusio di Caronia – che prese la patente, peraltro esposta al Museo insieme alla vettura, a soli vent’anni – propose a Carlo Biscaretti la sua Isotta Fraschini, elegantemente carrozzata landaulet dalla milanese Pavesi, Crespi & C.

Isotta Fraschini AN 20:30 HP A

LA PRIMA. Secondo l’Associazione Cultori Auto di Interesse Storico di Messina, la contessa fu la prima donna ad aver ottenuto il Certificato d’idoneità a condurre automobili con motore a scoppio, rilasciato il 5 giugno 1913 dalla prefettura di Palermo, in base al regio decreto n. 798 del 30 giugno 1912. L’Isotta Fraschini era uno dei marchi più esclusivi del tempo: fondato a Milano nel 1900 da Cesare Isotta e Vincenzo Fraschini e attiva fino al 1949, era celebre nel mondo per le sue vetture di gran lusso. Il modello AN 20/30 HP è l’evoluzione della A 16/22 HP studiata da Giustino Cattaneo, tecnico di valore cui si deve, fra l’altro, il brevetto dei freni sulle ruote anteriori.

Prima patente di guida donna italiana

Scheda tecnica

Motore: 4 cilindri

Cilindrata: 4941 cc

Potenza: 38 cavalli a 1200 giri

Cambio: 4 marce + retromarcia a treni scorrevoli

Velocità: 70 km/h

Peso: 1450 kg

  • Isotta Fraschini AN 20:30 HP A
  • Patente B
  • Isotta Fraschini AN 20:30 HP B
  • Patente A
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