MAUTO, 12 prime volte: Fiat 12/16 HP
La Fiat 12/16 HP è passata alla storia per essere la prima Fiat esportata nel mondo, nonché la prima vettura a montare un radiatore a nido d’ape. Fu progettata dell’ingegnere Giovanni Enrico – divenuto direttore tecnico della Casa torinese nel 1901 in sostituzione dell’ing. Aristide Faccioli – e venne costruita fino al 1903 in 106 esemplari dotati di un’esclusiva carrozzeria di tipo phaeton. Con questa vettura Fiat sperimentò lo schema della trazione posteriore con il motore posizionato anteriormente: si trattava di un quattro cilindri in linea di tipo biblocco – ovvero formato dall’unione di due unità bicilindriche distinte – di 3768 cc. Veniva assemblata negli stabilimenti di Corso Dante e, al momento della presentazione, costava 12mila lire.
I PROPRIETARI. Un esemplare venne acquistato dalla Bella Otero – ballerina, attrice, amante di parecchi teste coronate del Vecchio Continente ed anche di Gabriele D’Annunzio – per seguire le partite di caccia alla volpe nelle campagne romane, durante il suo soggiorno in Italia nel 1902. Ma la storia dell’esemplare esposto al MAUTO è ancora più interessante: acquistata da Ignazio Florio Jr. – fratello di Vincenzo, il fondatore della Targa Florio – venne ceduta al pittore Francesco Paolo Michetti in cambio di un dipinto ed avrà l’onore d’esser utilizzata in Abruzzo da Vittorio Emanuele III per raggiungere l’Esposizione Regionale del 1905. Sarà il figlio di Michetti, Alessandro, a donarla al MAUTO nel 1937.
Scheda tecnica
Motore: 4 cilindri biblocco
Cilindrata: 3768 cc
Potenza: 12-16 cavalli a 1200 giri
Cambio: 3 marce
Velocità: 75 km/h
Peso: 1.220 kg