Papà papà ho visto una Ducati Lamborghini…

Papà papà ho visto una Ducati Lamborghini…

Ce ne sono di tanti tipi. Di matrimoni. Ci sono quelli d’interesse come quello di McLaren con Honda, che ha avuto Senna e Prost come testimoni d’onore. Oppure ci sono quelle mattate stile Las Vegas, cose fuori di testa che finiscono all’alba, quando ti ritrovi spos(s)ato, con quell’estraneo che hai di fianco. Ma che notte, ragazzi! E penso alla Opel Omega con Lotus, coppie che scoppiano prima ancora di arrivare dai concessionari (o quasi). O altri, altrettanto focosi che invece poi scopri che era amore vero. Come la Classe G con AMG. Ma poi sì, ci sono anche quelli tra consanguinei. Che notoriamente, anche in campo meccanico, generano mostri. Come la Ducati Diavel 1260 Lamborghini, liberamente ispirata alla cugina Sián FKP 37. Questa moto, edizione rigorosamente numerata e limitata a 630 esemplari (numero che gioca sul ’63, l’anno di fondazione della Lamborghini), monta il bicilindrico Testastretta DVT, un drago che sputa 157 cv (e no, non ha gli 819 della Sián, mi spiace).

https://www.youtube.com/watch?v=gZGNNY_rpeE

DAL CAVALLINO AL TORO. Taglioni, l’ingegnere che progettò il mito della Ducati, veniva da Lugo, il paese di Baracca (vuoi sapere tutto sul genio romagnolo? clicca qui). Per questo sulle carene delle moto da corsa aveva fatto mettere quel Cavallino che fregiava anche i cofani delle Ferrari. I tempi cambiano e ormai la ‘rossa’ di Borgo Panigale è diventata cugina di primo grado della ‘verde’ della Motor Valley. E così su questa bicilindrica ritrovi citazioni che vengono direttamente da Sant’Agata. In questo caso, poi, il rosso è stato sfrattato dal serbatoio, e relegato alle pinze dei freni (Brembo). Tutto il resto è carbonio che vola: tanto nero quindi, con qualche spruzzata d’oro (rosato). Come quei cerchioni che, visto che sono molto più stretti di quelli della Lamborghini (nonostante quello posteriore monti una gomma da 240 mm), sembrano i ruotini di scorta di una Sian. Il design è fatto anche dalle linee, però. Ecco allora che il motivo a Y, la cifra delle nuove generazioni delle auto del Toro, viene riproposto anche qui. Del resto, come dice Ferraresi, designer capo del Centro Stile Ducati: “siamo italiani, sportivi e il design è un elemento fondamentale di quello che facciamo”. Voilà, pardon. Eccola qua.

Ducati Diavel 1260 Lamborghini

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