Lamborghini Huracán STO: la Trofeo ha la targa
Alettone, presa d’aria sul tetto, tagli, sfoghi e appendici aerodinamiche perchè ogni centimetro della carrozzeria possa domare l’aria e trasformarla in deportanza alle alte velocità; ha la targa certo, ma la nuova Lamborghini Huracán STO profuma di motorsport da ogni angolo. Ce lo conferma la sigla ‘STO’, abbreviazione di Super Trofeo Omologato, perchè proprio dalla versione da corsa della Huracán, gli ingegneri della Lamborghini hanno tratto ispirazione per sfruttare ogni singolo cavallo del glorioso V10 aspirato che pulsa lì, appena dietro ai sedili.
LA TRAZIONE È POSTERIORE. La potenza non cambia, non che ce ne fosse bisogno: il 5,2 litri aspirato eroga sempre 640 cavalli e 565 Nm di coppia massima, ma la sua naturale reattività è stata migliorata ancora una volta grazie a interventi mirati sulla calibrazione dell’acceleratore. È sempre presente anche il veloce cambio robotizzato doppia frizione a sette rapporti, ma la cavalleria qui non viene scaricata su tutte e quattro le ruote ruote (come sulle più potenti versioni del passato), ma soltanto sulle ruote posteriori. Una scelta originale per la Lamborghini di oggi, ma fedele all’impostazione meccanica della Hurcán da corsa: la promessa è una maggiore precisione e reattività dell’avantreno in abbinamento a tutte le novità meccaniche e tecnologiche della più recente Huracàn EVO. Non mancano quindi le quattro ruote sterzanti, la LDVI (Lamborghini Dinamica Veicolo Integrata), ovvero la sofisticata gestione elettronica della dinamica di guida e il sistema di torque vectoring per distribuire in maniere indipendente la coppia alle singole ruote posteriori.
UN LAVORO CERTOSINO. Del design della carrozzeria ne parliamo tra un attimo perché quello che si ‘nasconde’ sotto è altrettanto interessante e oggetto di radicali rivisitazioni in chiave prestazionale da parte dei tecnici Lamborghini: cambiano le boccole delle sospensioni, più rigide e le barre antirollio, specifiche per questo modello, così come il rapporto di sterzo ridotto, gli pneumatici – più larghi e dal disegno del battistrada inedito – e l’impianto frenante carboceramico, più potente del 25 percento di quello utilizzato dalla Huracán EVO e più resistente alla fatica grazie a un inedito sistema di areazione. Nuovo anche il selettore delle modalità di guida nella razza inferiore del volante: il pilota ha a disposizione le stesse tre impostazioni della Huracán Trofeo, ma riadattate all’utilizzo stradale. Sono la STO, quella, diciamo così, per l’utilizzo di tutti i giorni, la Pioggia, per i fondi a bassa aderenza e la Trofeo, quella per sfruttare tutti e 640 cavalli a disposizione con maggiore libertà e con un intervento ritardato dei controlli elettronici di trazione e stabilità (se attivi).
SCHIACCIATA A TERRA. Se all’interno, la Lamborghini Huracán STO ricalca la formula classica delle supercar ‘pistaiole’ con i sedili a guscio, il rollbar, pannelli porta semplificati e i leggeri rivestimenti in Alcantara e carbonio, è all’esterno che il concetto di auto da trackday derivata dalle corse si evidenzia al massimo. Completamente rivista in ogni sua parte, la carrozzeria si ispira alla sorella da competizione nei materiali e nelle linee: il frontale è ora composto da un’unico pannello (interamente di carbonio) che rivela il piccolo bagagliaio anteriore aprendosi controvento, mentre al posteriore si trova un grandissimo alettone regolabile su tre posizioni a seconda del carico aerodinamico desiderato: alto, medio o basso. La vistosa presa d’aria sul tetto integra un ulteriore elemento aerodinamico, una vera e propria pinna che stabilizza l’auto alle altissime velocità, mentre i parafanghi allargati all’anteriore ospitano due sfoghi per estrarre l’aria ‘intrappolata’ nei passaruota; una soluzione che insieme al generoso splitter e al condotto creato al di sotto del nuovo cofano permette di schiacciare il frontale della vettura a terra bilanciando il maggiore carico aerodinamico posteriore. Tutte queste modifiche si traducono in un aumento del 50 percento della deportanza rispetto alla Huracán Performante a fronte di un generale miglioramento dell’efficienza aerodinamica del 17 percento.