Dallara Club Italia, special da incorniciare
Giampaolo Dallara svela insieme ad Andrea Pontremoli la Stradale in serie limitata Club Italia. Non fa che guardarla. Poi la tocca. La ritocca. E alla fine si abbassa per farlo con due mani, sembra volerla abbracciare. La guarda nei suoi dettagli. In quel suo blu, opaco ma lucido per lasciare intravedere il tecnicismo della carrozzeria in carbonio. A guardarla sembra vellutata, morbida al tatto. Anche se insieme alle sue appendici genera quel mostruoso dato di 820 chili di downforce su 890 chili d’auto. Siamo alla presentazione della Dallara Stradale Club Italia. Il momento è solenne, un pezzo di storia.
ICONA AUTOMOBILISTICA. Ancora una volta l’Ingegnere (che quest’anno abbiamo premiato col nostro #tributoveloce, qui il video) ci mostra cosa sia la forza della passione e della competenza. Anche in un’occasione apparentemente laterale come quella della presentazione di una serie limitata di un’auto. Ma oggi – 16 novembre – , nel giorno del suo 84esimo compleanno, nulla è laterale: la Dallara Stradale, infatti, è stata individuata da uno del club più esclusivi del mondo per diventare una serie speciale. Dieci pezzi con dettagli unici destinati a diventare un’ambasciata dell’eccellenza motoristica italiana nel mondo: tra gli obiettivi del Club Italia, infatti, quello di promuovere soprattutto fuori confine la nostra cultura a quattro ruote. Stefano Macaluso, socio del club, ha ricordato infatti che questa associazione è composta di entusiasti (non solo italiani) di motorismo nostrano. ‘I nostri soci’, ha detto, ‘non amano solo possedere le auto, ma pure guidarle. Per questo abbiamo scelto la Dallara Stradale per dare seguito alla nostra tradizione di serie speciali cominciata nel 1993 con la Lancia Delta Integrale.
DETTAGLI DEDICATI. Le personalizzazioni Club Italia tendono a coniugare la ricerca della massima sportività all’understatement estetico che ci contraddistingue. Per questo la scelta, da sempre, del blu come nostro colore identificativo”. Che infatti è possibile apprezzare anche in questi 10 esemplari di Stradale (telaio da 201 a 210), seppur reinterpretato in chiave ‘tecnica’ e ‘necessaria’, con carbonio a vista. Daniele Guarnaccia, a capo del progetto Dallara Stradale, ha poi sottolineato come questa personalizzazione sia riuscita a enfatizzare i concetti cardine della vettura, esaltando la prestazione ottenuta dai gesti tecnici: “Gli imbocchi anteriori, soffiaggio del fondo piatto, sono stati evidenziati in bianco, per esempio”, spiega Guarnaccia, che continua “le parti verticali dell’ala posteriori sono sottolineate in bianco quasi a delimitare il perimetro di lavoro della generosa ala posteriore. Ancora: la banda tricolore che corre lungo le fiancate non è altro che la sottolineatura grafica del flusso aerodinamico attorno all’auto che possiamo riscontrare in galleria del vento. Infine i loghi Club Italia sono verniciati a mano”. E, come ha fatto notare Giampaolo Dallara, sono imperfetti. “Non necessariamente uguali l’uno con l’altro”, ma di certo questa è la soluzione che ha permesso di tenere fede a una delle missioni principali della Dallara Stradale: la leggerezza. Gli altri, come ha ricordato Andrea Pontremoli (amministratore delegato della Dallara) sono il carico aerodinamico e la sfruttabilità. Ma questa è una storia che conosciamo ormai bene e che vi suggeriamo di riscoprire nel film che abbiamo dedicato a questo totem automobilistico. Ve lo riproponiamo qui sotto, buona visione!