#velocepopcorn: Fangio, l’onboard a Monaco
El Chueco ha disputato 52 Gran Premi, vincendone 24 – media del 46,2 percento – e salendo ben 35 volte sul podio; ha ottenuto 29 pole position ed è partito dalla prima fila 48 volte ovvero nel 92,3 percento delle gare disputate in massima Formula. Lewis Hamilton, per fare un paragone, ha vinto ‘solo’ il 35,5 percento dei Gran Premi cui ha partecipato. Il primato di cinque titoli mondiali vinti dall’asso argentino – con Alfa-Romeo, Maserati, Daimler-Benz e Ferrari – è rimasto imbattuto per 48 anni ed è stato superato solo nel 2003 da Michael Schumacher all’apice della sua carriera.
LA ‘SEMPLICITÀ’ DEL TALENTO. Il suo era uno stile di guida preciso e spettacolare, non solo con le monoposto. Da ricordare, tra le sue esperienze con le ruote coperte, i suoi numerosi piazzamenti alla Mille Miglia, le vittorie alla Carrera Panamericana, al Nürburgring e alla 12 Ore di Sebring. In questo video vediamo Fangio al volante della Lancia D50, progettata da Vittorio Iano e affidata alla Scuderia Ferrari per la stagione 1956. Otto cilindri a V di 90 gradi, 2,5 litri, 265 cavalli a 9000 giri e il quarto titolo iridato per il pilota argentino. Lasciamoci quindi incantare dal suo gesto, qui sopra immortalato lungo le strade del Principato, e dalle sue parole — così lontane rispetto alla realtà del Circus cui siamo abituati oggigiorno: “guardate”, principia il pilota, “tutto quello che serviva a noi piloti stava qui, in una cappelliera: gli occhiali, i guanti in cuoio, una maglietta e naturalmente il casco”…
