Pininfarina fa 90 e la Modulo si fa francobollo
Difficile rappresentare in una sola immagine il lavoro svolto dalla Pininfarina in novant’anni di attività. Era il 1930 quando il carrozziere torinese diede il via alle sue attività che, come poche, hanno saputo lasciare il segno nella storia del design automobilistico (e non solo). Arriva quindi dal Ministero dello Sviluppo Economico l’omaggio a questa eccellenza italiana con un francobollo celebrativo in tiratura limitata che raffigura un’auto iconica. Un modello che incarna, più di altri, rottura e sguardo al futuro. La Ferrari Modulo.
GUARDA AVANTI. Nata dalla matita del designer Paolo Martin nel 1967, la Ferrari Modulo è una concept super avveniristica ancora oggi, sebbene siano passati cinquant’anni dalla sua presentazione al pubblico (al Salone di Ginevra del 1970). Lo stesso anno in cui venne esposta all’Expo di Osaka per rappresentare il Made in Italy. Una forte affermazione allora come oggi dello sguardo al futuro delle realtà del nostro Paese che ben raffigura l’obiettivo di Pininfarina, ovvero dare forme al design automobilistico (e non solo) di domani.
OGGI È (UN PO’) DIVERSA. Dal 2014 la Ferrari Modulo è entrata a far parte della collezione dell’imprenditore James Glickenhaus. Un passaggio di mano avvenuto non senza polemiche: l’americano ha infatti deciso di rendere la futuristica Modulo, un’auto utilizzabile su strada con le conseguenti modifiche di omologazione. Mutazione che non ha mancato di generare polemiche tra i puristi dell’originalità, come vi avevamo raccontato in questo articolo.
