Lotus Evija: eccola in azione
Nonostante i ritardi dovuti all’emergenza sanitaria e l’interruzione della collaborazione con il partner tecnico Williams Advanced Engineering, continua lo sviluppo della Lotus Evija, la prima auto elettrica della Casa inglese. Una hypercar che promette prestazioni senza eguali con quattro motori elettrici, la trazione integrale e una potenza massima record di 2000 cavalli. Ma che al tempo stesso – garantiscono i suoi creatori – non perderà l’agilità e la maneggevolezza tipiche delle Lotus che conosciamo, grazie a raffinate soluzioni meccaniche e tecnologiche come il sistema di torque vectoring, l’aerodinamica definita nei minimi dettagli e l’utilizzo dei materiali compositi per contenere il peso della vettura (qui per saperne di più). Un valore inevitabilmente compromesso dalla presenza del pacco batteria, ma che sull’auto di serie dovrebbe attestarsi sotto ai 1700 kg. Molto di più di una Elise certo, ma diverse centinaia di kg in meno delle altre supercar elettriche attese sul mercato.
DA MILLE A DUEMILA. Obiettivi ambiziosi alla quale gli ingegneri della Lotus stanno lavorando in un lungo periodo di sviluppo su strada e su pista. Ed è proprio tra i cordoli del tracciato di prova della Lotus a Hethel, che la Evija si è mostrata nuovamente in azione guidata da Gavan Kershaw. Il collaudatore oltre a mostrare l’incredibile potenza a disposizione ha spiegato come funzionano le cinque modalità di guida della hypercar. Le prime due sono dedicate alla basse andature e al risparmio della batteria: si chiamano Range e City e ‘trasformano’ la Evija in una trazione posteriore con ‘soli’ mille cavalli e 800 Nm di coppia sotto al pedale dell’acceleratore. Questi due modi di guida si differenziano solamente per l’intensità della frenata rigenerativa; più aggressiva in Range, meno accentuata in City per una marcia più fluida. A metà del selettore si trova la Tour: è la modalità più intelligente e autonoma nella gestione della trazione (da posteriore a integrale) a seconda delle richieste del pilota e del livello di grip della strada. La potenza arriva a 1400 cavalli ed entra in azione il sistema di torque vectoring. Salendo ancora di una modalità troviamo la Sport con 1700 cavalli e tutta la coppia (di 1700 Nm) a disposizione del pilota sotto l’occhio vigile del controllo elettronico di stabilità e di trazione. Infine la più estrema, la modalità Track dove si toccano i 2000 cavalli di potenza, le sospensioni si fanno ancora più rigide e l’aerodinamica attiva della vettura può lavorare al massimo carico o – come sulle Formula 1 – in funzione DRS per ridurre la resistenza aerodinamica alle altissime velocità.