Ecco la nuova Rolls-Royce Ghost
A dieci anni dall’arrivo sul mercato, la Rolls-Royce ha presentato la seconda generazione della Ghost. La sorella minore dell’imponente Phantom è stata rinnovata da cima a fondo: dal modello uscente ha ereditato soltanto gli ombrelli integrati nelle portiere e l’iconica ‘Spirit of Ecstacy’ a scomparsa sul cofano. La Ghost si basa infatti su una nuova architettura: è la stessa della suv Cullinan, non più condivisa con la BMW, ma interamente dedicata ai modelli Rolls-Royce. Un cambio di ‘fondamenta’ evidente già nelle dimensioni: la lunghezza è cresciuta di 9 cm arrivando a superare i cinque metri e mezzo (555 cm per la precisione) mentre la larghezza è cresciuta di 3 cm a 198 cm.
AUTISTA, OPPURE NO. Dimensioni imponenti che tuttavia non fermano la Ghost nel suo ruolo di Rolls-Royce ‘da guidare’. Secondo la Casa inglese sono molti i clienti della lussuosa berlina che preferiscono il volante al ‘salotto’ posteriore; per questo la Ghost non deve soltanto offrire lusso e comodità ai passeggeri ma anche una piacevole esperienza di guida. Le basi sono quelle di sempre – un potente dodici cilindri sotto al cofano, un assorbimento esemplare delle buche e una silenziosità di marcia impeccabile – combinate a un comportamento dinamico superiore alla precedente generazione. Il 6,75 litri V12 biturbo è stato interamente posizionato dietro all’assale anteriore per una perfetta distribuzione dei pesi 50/50, mentre le quattro ruote sterzanti migliorano l’agilità alle basse andature e la stabilità nelle curve più veloci. Un’altra grande novità della Ghost si trova nel sistema di trazione: non più posteriore, ma integrale per scaricare a terra con efficacia tutti i 571 cv, ma sopratutto gli 850 Nm di coppia massima già disponibili a 1600 giri. Anche lo schema sospensivo, dotato di ammortizzatori a controllo elettronico è stato rivisto da cima a fondo: davanti in particolare viene per la prima volta introdotto un secondo ammortizzatore dedicato al quadrilatero superiore. L’obiettivo? Migliorare la stabilità dell’avantreno.
INIEZIONE DI MODERNITÀ. Fedele al design che l’ha resa la Rolls-Royce più venduta di sempre, la nuova Ghost ha mantenuto le proporzioni distintive della passata generazione modernizzandosi negli elementi più soggetti allo scorrere del tempo come i fari – ora più grandi e rivisti nel disegno dei proiettori – e i fanali meglio integrati nelle linee della carrozzeria. Anche l’abitacolo completamente rinnovato non si allontana dalla tradizione Rolls-Royce in fatto di materiali (pregiatissimi e altamente personalizzabili) e forme degli elementi di comando. Che ora integrano tanta tecnologia in più: head-up display ad alta risoluzione, sistema multimediale di ultima generazione (di derivazione BMW), assistenti elettronici alla guida e al parcheggio e telecamere a 360 gradi. Novità anche per il famoso tetto stellato – ora integra parte alcuni speaker dell’impianto audio – e per le portiere a chiusura elettrica: ora tirando la maniglia due volte il motorino si occupa anche della forza necessaria ad aprire la portiera.