Mole Urbana, l’EV da città di Umberto Palermo
Un parallelepipedo smussato fatto di estrusi d’alluminio, montato su quattro ruote e spinto da un motore elettrico. Fuori sembra una versione moderna delle carrozze ottocentesche, dentro è un salottino raffinato, connesso e confortevole per godersi senza stress la guida in città. Ve ne avevamo già parlato quando ancora era un rendering, ma adesso è realtà: si chiama Mole Urbana ed è l’ultima creazione nata dalla matita del designer siciliano Umberto Palermo, un passato ai vertici di Idea Institute e un futuro tutto da scrivere come progettista indipendente alla guida dei brand Up Design e Mole Automobiles.
IL FUTURO DELL’AUTO È UN PROBLEMA DI ETICA. Il quadriciclo elettrico, proposto in tre differenti configurazioni, è stato svelato in anteprima mondiale questa mattina al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. In occasione del lancio della nuova city-car a batterie è stata inaugurata una rassegna intitolata ‘La pop car’, nella quale sedici artisti internazionali hanno trasformato le superfici della Mole Urbana in una tela da dipingere dando libero sfogo al loro estro creativo. Il tema dell’arte ha incontrato anche quelli della mobilità e dello sviluppo sostenibile, affrontati nella conferenza ‘Un mondo che cambia. Il design al servizio del cambiamento. La nuova urban car di Umberto Palermo’, a cui ha partecipato anche il vicedirettore di AlVolante e Veloce.it, Marco Pascali. Ad approfondire il ruolo e gli obiettivi della tecnica da un’angolazione quantomeno inusuale nell’ambito della produzione industriale è il filosofo Umberto Galimberti, che per spiegare il senso di automobili come la Mole Urbana cita Hegel e Heiddeger: “Mai come oggi non abitiamo sulla Terra, ma nella tecnica. La tecnica è la massima espressione della razionalità, ma non deve ridursi a un mezzo per raggiungere un altro mezzo. Il suo impatto dev’essere ridotto il più possibile, è un problema di etica non ancora risolto. L’etica, nella psiche collettiva, regola i rapporti tra gli uomini, ma non quelli tra gli uomini e gli enti naturali”.
COSTRUITA IN ITALIA. La Mole Urbana promette di dare un contributo decisivo per colmare questa lacuna. La produzione, che avverrà interamente in Italia, è stata pensata per ridurre al minimo le emissioni inquinanti, per esempio attraverso l’eliminazione dei processi di stampaggio e verniciatura e l’ampio uso di materiali riciclati e riciclabili, come legno e cartone. Un’auto ecologica alla fonte, insomma, che al powertrain elettrico abbina una serie di soluzioni costruttive mutuate dal product design e dall’architettura. Le portiere completamente vetrate, per esempio, ricordano molto da vicino quelle di un box doccia e presentano cerniere del tutto simili a quelle degli infissi per la casa. L’auto è composta da elementi modulari ed è quindi ampiamente personalizzabile. All’inizio verrà offerta in tre configurazioni: Small, una piccola da città lunga solo 274 cm, Medium, compatta di 295 cm, e Large Sport, un modello lungo 320 cm con carrozzeria ribassata pensato per i giovanissimi amanti di una guida più sportiva. Tutt’e tre le versioni si potranno guidare anche senza patente a partire dai 14 anni d’età. La velocità massima è di 50 km/h, mentre l’autonomia oscilla da un minimo di 50 a un massimo di 150 chilometri, a seconda della versione e delle condizioni d’utilizzo. Per una ricarica completa servono circa quattro ore, ma già in 15 minuti si potrà ottenere l’energia necessaria per gli spostamenti più brevi. I prezzi, che verranno comunicati il prossimo autunno, non saranno esattamente ‘popolari’, in quanto terranno anche conto del costo del lavoro in Italia. Motivo per il quale alla vendita diretta saranno preferite apposite formule di noleggio.