Shanghai Customs, il motorino EV dall’Oriente
Quella volta che l’hai comprata, era tutto diverso. Perché è vero, c’è stato un tempo in cui si cercava casa guardando soprattutto una cosa. La distanza dalla fermata della metro. Poi è successo quel che è successo e hai scoperto di affacciarti su una colata di cemento e che, per quel che l’hai pagata, in campagna avresti avuto come minimo una cascina. Per questo la prima volta che sei potuto uscire, destinazione supermercato, ti sei fermato un attimo davanti al cartello della metropolitana. E ti sei chiesto se davvero avevi una voglia matta di infilartici dentro come prima. La risposta? No.
BENVENUTO NEL CLUB. È da quel momento che hai cominciato a studiare ipotesi alternative, piani b e vie di fughe per andare al lavoro senza patemi. La domanda ricorrente è: e adesso come mi muovo? Per arrivare alla risposta giusta le hai passate in rassegna un po’ tutte. A piedi (ok per tragitti brevi, lavoro mica tanto, andare in centro neanche), in macchina (solo per le gite fuori città, come prima insomma) o su due ruote (non ci avevi mai pensato prima, eh?). E qui il dilemma raddoppia: bici elettrica o motorino a pile? Se piove ti bagni alla stessa maniera, ma se c’è il sole la moto elettrica trasforma ogni semaforo in una gara di dragster. Roba da quarto di miglio americano…
LA CINA (TI) È VICINA. La soluzione alla tua indecisione arriva dal non-più-così-lontano Oriente. Infatti, quelli di Shanghai Customs, gente venuta su a involtini primavera e Lego, hanno presentato un prodotto fatto di incastri magici. Immagina di essere a un self service, di quelli dove passi davanti ai vari piatti e dici un po’ di questo e un po’ di quello. Insomma, tu decidi cosa vuoi (il mezzo completo, o solo il motore o il mezzo senza motore, sempre e rigorosamente elettrico) e loro ti danno tutto l’occorrente per metterti insieme due ruote su misura. Questi matti sono in grado di motorizzare qualsiasi cosa: dai tuboni anni ’80 ai sidecar su base Vespa. Ma tu hai deciso, vuoi solo lui. Guardalo bene, lo riconosci? È l’Honda (Super) Cub che, dopo il trattamento di Shanghai Motors, diventa eCUB. Sotto monta un motore elettrico da 2000W, con un’autonomia di 40 km, abbastanza per andare e tornare dal lavoro, fermarsi a fare la spesa e prendere il caffè al bar (hai bisogno di 10 chilometri in più? Allora il tuo eCUB è la versione 2.0). Certo, in giro ci sono cose più raffinate. Ma quello che hai bisogno in questo momento storico è un mezzo da sbarco: la quarantena è finita e bisogna tornare a combattere (e poi ricordati, questo pezzo di ferro ha il fascino del Lego: te lo devi montare da solo).
AL MASSIMO HAI UN BOX, NON UN’OFFICINA. Credimi, lo sanno anche loro (è progettato in un Paese dove la gente vive all’ottantesimo piano di grattacieli da 100…). Per questo il kit di installazione non prevede saldature o operazioni meccaniche carpiate. E come se non bastasse, stanno preparando anche i tutorial per facilitarti le cose. Nota bene: nel ranking di difficoltà, siamo comunque ben oltre un mobile Ikea e devi metterlo insieme a piano terra perché nell’ascensore poi non ci entra. Ma con questo poi ci puoi fare anche le impennate… Vuoi mettere?