Porsche 911: 55 anni di Targa
Targa come Targa Florio; è proprio alla leggendaria competizione motoristica siciliana che la Porsche 911 Targa deve il suo nome. Siamo nel 1965 e a poco più di due anni dal lancio della 911, la Porsche vuole commercializzare una versione scoperta della sua nuova sportiva; tuttavia le normative statunitensi sulla protezione degli occupanti in caso di ribaltamento frenano il progetto di una tradizionale cabriolet e costringono gli uomini di Stoccarda a inventarsi qualcosa di diverso. La soluzione arriva nell’agosto dello stesso anno con il brevetto di una concept caratterizzata da un possente rollbar grigio posizionato appena dietro i sedili anteriori. La 911 Targa prende così forma e nell’autunno del 1966 arriva sul mercato inizialmente dotata di un lunotto posteriore in plastica ripiegabile. Optional dal ’67 il lunotto in vetro che in pochi anni soppianterà completamente l’equivalente in plastica.
DIVENTA UN CLASSICO. Per oltre venticinque anni la Targa sarebbe rimasta sostanzialmente inalterata (se non per la disponibilità della colorazione nera del rollbar a partire dal ’73) seguendo l’evoluzione del resto della gamma 911, che nel frattempo – siamo nel 1983 – aveva visto l’introduzione di una vera e propria cabriolet con la 911 SC. Un arrivo che non aveva compromesso il futuro della Targa: la soluzione a metà tra una vera coupé e una spider continuava a piacere, tanto che con il passare del tempo le versioni si moltiplicano e dal 1988 con l’arrivo della nuova 911 ‘964’ la Targa è offerta anche a trazione integrale.
LA RIVOLUZIONE. Dopo quasi tre decenni e 87663 esemplari venduti, la Porsche rivoluziona il concetto di 911 Targa. Con la 911 serie 993 del 1995 scompare il tradizionale rollbar: le nuove Targa mantengono la silhouette della coupé ma utilizzano un grande vetro motorizzato al posto della lamiera. Soluzione che in un certo senso anticipava il trend dei vetri panoramici e consentiva a una grande sezione di tetto di aprirsi a comando e di dare tanta luminosità in più nell’abitacolo.
PRATICHE. Questa nuova interpretazione della variante Targa viene mantenuta anche sulle due successive generazioni della 911, la 996 e la 997. In questi anni la Targa guadagna una funzionalità in più: il lunotto posteriore si può aprire per sfruttare gli strapuntini posteriori come un ulteriore vano di carico. Inoltre dal 2006 la Porsche 911 Targa è disponibile esclusivamente nelle varianti a trazione integrale 4 e 4S.
IL RITORNO ALLE ORIGINI. Tuttavia se le ultime tre iterazioni di Targa non avevano mancato di praticità si era però persa l’originalità delle prime 911 dotate di questa carrozzeria. Almeno fino al 2014: a due anni dal lancio della 911 serie 991 la Porsche reintroduce il mitico rollbar grigio. Le nuove 911 Targa – ancora una volta offerte con la sola trazione integrale – riprendono così quella forma che le aveva tanto contraddistinte senza rinunciare ad alcuna comodità moderna. Per viaggiare all’aria aperta non c’è bisogno di smontare manualmente il tettuccio: gli ingegneri tedeschi hanno studiato un complesso meccanismo che permette al tetto di scomparire sotto al lunotto motorizzato alla pressione di un tasto. Soluzione che comporta un aggravio di peso rispetto alle altre varianti della sportiva ma che le permette di conciliare le forme classiche della Targa alla praticità di un tetto richiudibile in una manciata di secondi. Un ritorno alle origini che è piaciuto ai clienti della casa di Stoccarda come dimostra la la riproposizione della stessa formula sulla più recente 911 (992) appena presentata.