La concept di Marcello Gandini rinata grazie alla tecnologia

La concept di Marcello Gandini rinata grazie alla tecnologia

SCOMPARSA E RICOSTRUITA – Al Concorso d’Eleganza Villa d’Este di quest’anno (2019, ndr) faceva straordinaria mostra di sé la ricostruzione di un prototipo di coupé di cui si erano perse le tracce dopo il Salone di Ginevra del 1970: la BMW Garmisch, disegnata da Marcello Gandini, che all’epoca lavorava per Bertone. Nei 14 anni passati presso il centro stile torinese, Gandini ha dato vita ad alcune tra le automobili più rivoluzionarie dell’epoca, oggi diventate vere icone, come la Lamborghini Miura, e ha contribuito alla nascita della prima BMW Serie 5: un modello che da allora è il simbolo stesso della Casa.

OMAGGIO A GANDINI – A far partire il progetto della rediviva Garmisch è stato Adrian van Hooydonk, vicepresidente di BMW Group Design, che dopo averla ammirata in qualche foto d’archivio ne è rimasto affascinato. “Costruirla per la seconda volta ci ha dato l’opportunità di rendere omaggio a Gandini ed evidenziare l’influenza stilistica di Bertone sull’evoluzione del design BMW. Marcello Gandini per me è uno dei grandi maestri del design automobilistico e le sue macchine sono sempre state un’importante fonte di ispirazione per il mio lavoro”. Dal canto suo, il designer italiano all’inizio era rimasto un po’ sorpreso dall’idea di un remake. “Ma ora sono molto contento di essere stato in grado di far parte di questo progetto. Avendo visto l’auto finale, è difficile per me anche distinguerla dall’originale”.

bmw-garmish_08

DETTAGLI FUORI DAL CORO – La prima Garmisch era nata come una proposta di Nuccio Bertone, “che voleva consolidare il rapporto esistente con la BMW, progettando una show car a sorpresa per il Salone di Ginevra”, ricorda Gandini. “Volevamo creare una coupé che fosse fedele al linguaggio di design di Monaco, ma anche più dinamica e un po’ provocatoria”. In effetti, a proporzioni classiche per l’epoca, la Garmisch abbinava una variante spigolosa della mascherina a “doppio rene” tipica delle BMW, fari con protezione esterna in vetro e una copertura parasole per il lunotto, simile a quella usata nella Miura.

STIMOLANTE – La seconda Garmisch è stata creata in soli due mesi, con lo stesso Gandini che ha contribuito con i ricordi legati alla creazione della vettura originale, e il team di design della BMW che ha sfruttato la modellazione 3D per riprodurre le forme dell’epoca; la realizzazione è stata poi affidata ad artigiani di Torino, proprio come nel 1970. “Dovremmo riflettere sul passato, ma dovremmo anche pensare alla direzione verso cui ci stiamo muovendo”, dice Adrian van Hooydonk. “I disegni di Marcello Gandini sono sempre stati molto chiari e puliti, ma anche drammatici. Questo è il motivo per cui trovo il suo lavoro così stimolante. È sempre stato in grado di creare qualcosa di spettacolare usando pochissimi elementi di design. Questo approccio minimalista, del cercare di realizzare molto con poco, continua ad essere valido ancora oggi”.

  • bmw-garmish_01
  • bmw-garmish_02
  • bmw-garmish_03
  • bmw-garmish_04
  • bmw-garmish_05
  • bmw-garmish_06
  • bmw-garmish_09
  • bmw-garmish_10
  • bmw-garmish_12
  • bmw-garmish_08
  • bmw-garmish_11
  • bmw-garmish_13
  • bmw-garmish_07
CONDIVIDI SU

Lascia un commento

INCENTIVE
VIDEO
ALTRI VIDEO