Come sopravvivere al weekend/20. A caccia di Kit Car

Come sopravvivere al weekend/20. A caccia di Kit Car

I FEEL LIKE A KING IN MY BUGGY. Le Dune Buggy sono entrate nell’immaginario collettivo grazie a un film di Bud Spencer e Terence Hill, dove tra uno schiaffo e l’altro i due si contendono un buggy della Puma rosso con la capottina gialla. Sono macchine da spiaggia che rimandano alla surf culture, sempre pronte a saltare su qualche duna di sabbia (da noi se vai sul bagnasciuga con un mezzo a motore ti becchi una denuncia). Discendono tutte dall’americana Meyers Manx, un concentrato di semplicità composto da una scocca in vetroresina e tutta la meccanica di un maggiolone Volkswagen. All’epoca anche da noi bastava il kit scocca e una VW usata e in poche ore si andava a collaudo con la nuova macchina da weekend, senza contare la quasi intercambiabilità del motore con i boxer 4 cilindri Porsche della 914 o della 912. Vanno forte ancora oggi, ma chi ne ha una se la tiene stretta.

01. Dune Buggy

LE MAGNIFICHE SETTE. Il piccolo costruttore inglese Caterham è noto al mondo per la Seven, la replica fedele (e autorizzata) della Lotus Seven. Un’auto aperta fatta per i track day, dimenticatevi le comodità: se portate un passeggero non c’è nemmeno lo spazio per un pacchetto di sigarette. Detto questo, la amerete alla follia. Perché? Semplice, sono 500 kg spinti da un motore Ford 1600 da 135 cavalli oppure, se siete dei libidinosi, dal turbo da 2 litri che ne scarica a terra quasi 240. La lista di personalizzazioni è lunghissima, ma ricordatevi di aggiungere il riscaldamento: è a parte. È una macchina per un’esperienza di guida vecchia scuola, non c’è l’elettronica a farvi da baby-sitter. In Inghilterra si può ancora comprare in kit, da noi no (ma c’è l’importatore).

02.Caterham

PELLEGRINAGGIO ANGLO-TEDESCO. La Pilgrim Motorsport è famosa per la replica di un’auto iconica, protagonista nella versione originale tra gli Anni ’50 e ’60. È la Speedster, un omaggio alla Porsche 356 venduto anche in kit di montaggio che da un punto di vista estetico riproduce in modo molto fedele la roadster di Stoccarda; la meccanica invece riceve qualche aggiornamento come freni a disco e sospensioni indipendenti coil-over. L’attenzione alla parentela con l’originale è rispettata anche nel motore, che è una versione riveduta e corretta dell’originale flat-four di provenienza Volkswagen, mentre gli interni scontano qualche licenza poetica a vantaggio dell’utilizzabilità. Sebbene qualche purista storca il naso, è un’auto gradevole per un weekend alla guida come avrebbe fatto Janis Joplin, ma senza le seccature dell’auto d’epoca.

03. Speedster

IN PISTA COME JIM CLARK. Sempre dall’Inghilterra arrivano le kit car di Tiger Motorsport, uno dei tanti atelier che prendono ispirazione (in qualche caso copiano e basta) dalla storia dei modelli da corsa della Lotus. Quelli di Tiger sfoggiano però una marcia in più: hanno i diritti del marchio ERA, famoso nelle corse fino agli anni sessanta oltre che per una bomba più recente: la pepatissima Mini Era Turbo degli Anni ’80. No, purtroppo non potete comprare una Classic Mini in kit, ma potreste ad esempio fare un pensierino sulla ERA 30, una rivisitazione della Lotus 23 che dominava le corse inglesi negli anni Sessanta con un certo Jim Clark. Certo, il motore preso da una Audi 80 non è proprio period correct, ma fin che ci si diverte…

04. TigerEra30

STRATOSFERICA. I prezzi ormai alle stelle rendono la Lancia Stratos una macchina inarrivabile alle persone normali, così come non proprio abbordabile è la sua rivisitazione moderna, la New Stratos di Manifattura Automobili Torino (per la quale oltre a un conto in banca rotondo vi occorre anche una Ferrari 430 donatrice). Vista la situazione, se siete proprio innamorati della macchina portata al trionfo da Munari al Rally di Montecarlo ma non potete proprio permettervela un’alternativa potrebbe essere la STR, la replica in kit costruita da LB Specialist Cars. Certo non sarà mai quella vera, ma l’attenzione ai particolari vi farà presto passare l’imbarazzo; vi basterà pensare che molte parti sono intercambiabili con la vera Stratos e che alcuni possessori di quella originale usano le parti di LB sulla propria vettura per lasciare quelle originali – e introvabili – al sicuro in garage. Senza contare che montano quasi tutte il V6 Busso Alfa Romeo da 2,5 litri o il 3,5 litri Toyota sovralimentato che equipaggia la Lotus Evora: replica o no, vi farà battere il cuore.

05. LBSStratos

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