Come sopravvivere al weekend/16. Le strade perfette
SUPERCAR NEL DESERTO. Strade perfette in mezzo al nulla. Chilometri di rettilinei deserti, traffico inesistente e poi all’improvviso dei tornantoni per scaricare tutta la coppia che c’è. È il posto ideale dove portare una macchina con tanta cavalleria e sentirsi un rich kid del Medio Oriente. Non vi preoccupate però, se siete a secco di petroldollari il Middle East offre alcuni itinerari che meritano il viaggio, anche se con la entry level del noleggio. Come la Sharqiya Coastal Highway, strada costiera che dalla capitale dell’Oman Muscat vi porta lungo la costa fino a Sur, una delle città più belle del paese. Ovviamente sognare non costa nulla, e allora la macchina perfetta per questo viaggio è la McLaren 720S, per non sfigurare con lo sceicco di turno. Un’esperienza che consigliamo a tutti i car guy, ma non ditelo a Marcello Mereu: togliere la sabbia al rientro sarà una tortura.
EPIRO DA CROSS. La regione dell’Epiro è una delle zone più caratteristiche e affascinanti della Grecia, grazie al mix di città lacustri come Ioannina e Kastoria, verdissime foreste e le montagne del Pindo, un passaggio alto che in inverno spesso viene chiuso; il tutto per arrivare trai i monasteri di Meteora e le altre meraviglie della Tessaglia. Tante le strade panoramiche appaganti, da godere anche con la guida più rilassata. Un mondo da esplorare con un’auto versatile, magari la Panda Cross 4×4. Pratica e compatta, all’occorrenza vi può togliere dagli impicci di un sentiero un po’ più rock ‘n’ roll oppure far trovare parcheggio in un attimo, magari in alta stagione alla stazione sciistica di Metsovo, punto di arrivo di una strada tutta curve che vi porterà a oltre 1700 metri di altezza.
LA SCATOLETTA PER IL TURINI. Ufficialmente il Col de Turini è un passo di montagna nel mezzo delle Alpi Marittime, in Francia. La verità è un’altra: si tratta di un santuario dell’automobilismo, l’altare profano in cui si officia il rito del Rally di Montecarlo. Una lunga serie di tornanti che si snodano sul fianco delle montagne, palcoscenico stupendo che, quando il meteo volge al peggio, è solo per gente col pelo sullo stomaco. Il suggerimento è quello di percorrerlo in primavera o in estate, e gustarsi ogni singola curva. La macchina giusta? La Mini classica, che di quelle strade è stata la regina a metà degli Anni ’60. I giornalisti dell’epoca la definivano ‘una graziosa scatoletta di tonno’, salvo poi ritrattare quando l’utilitaria con handling da go-kart mise tutti dietro di sé. Minuscola, ma tremendamente divertente.
LA PANORAMICA DA GUERRA FREDDA, IN VAN. Novanta chilometri belli, tra strade tortuose ma ben asfaltate, dighe e cascate dei tempi di Ceausescu, natura incontaminata e cielo sempre più limpido a mano a mano che si sale. E’ la Transfagarasan Highway in Romania, una delle strade più belle del mondo; non piace solo a Veloce, tra i supporter di questa strada sospesa tra fantasmi del vecchio regime e influenze europee c’è anche Jeremy Clarkson. Di infrangere i limiti di velocità non se ne parla proprio, quindi tanto vale mettersi l’animo in pace e godersi il panorama, magari attraverso i vetri di un van. Come il UAZ 39625, un furgoncino 4×4 che sprizza Perestrojka da tutti i pori. Tanto nuovo quanto old school, può essere anche preparato per l’off road estremo. È military-minimal, quindi molto figo; compratevi però una cassa bluetooth per lo smartphone: la radio non è di serie.
IN ASTON LUNGO LA SCOZIA COSTIERA. Oltre 300 miglia di strade tranquille attraverso la campagna scozzese, dove incontrare lunghi tratti di spiaggia e aspre scogliere intervallati qua e là da villaggi colorati, fari e colline. È la South West Coastal 300, una strada da cartolina che si srotola lungo la Scozia occidentale; luoghi affascinanti che ti ispirano calma, relax e tempo che scorre lentamente. Sensazioni bellissime, da scombinare grazie al rabbioso V12 da 630 cavalli della Aston Martin DB11 AMR. 5,2 litri di felicità, nascosti sotto una elegante carrozzeria GT che non puoi che definire ‘classicamente’ Aston Martin. Certo, non sarete mai come James Bond quando scorrazza per la Scozia con la DB5, ma da qualche parte dovrete pure iniziare. E con uno 0-100 all’ora in 3″7 siamo sicuri che vi saprete accontentare.
MUSTANG IN MOTO. No, non è quello che state pensando. Il Mustang in questo caso è una regione pianeggiante dell’Himalaya nepalese; la parte alta era un’area demilitarizzata ristretta fino al 1992 e pertanto è rimasta isolata dal mondo esterno, con la maggioranza della popolazione che parla esclusivamente le lingue tradizionali. Un viaggio nella cultura tibetana più cruda, che diventa la scusa per godersi strade larghissime e polverose che poi si stringono con l’avvicinarsi delle montagne e qualche volta sfociano in fiumi pietrosi da attraversare o ponti precari alla vista ma vincenti alla prova del tempo. Il mezzo ideale per questa avventura? Certamente una motocicletta, noi ci siamo lasciati convincere dalle belle immagini di Royal Enfield che organizza un raid ogni anno con le Himalayan (il nome la dice lunga).