Giorgio Camaschella: foto di un giorno speciale
Riceviamo e pubblichiamo dall’ing. Giorgio Camaschella una sua gradita memoria, affiorata dopo la lettura dell’articolo sulla Ferrari 333 SP del 14/04/2020
“Che belli quel ’93 e quel ’94! Tanti e bei momenti. Mi basta girare gli occhi per ricordarne solo uno: in casa ho appeso la foto che vi mando in allegato (quella di apertura, ndr). Era il 24 Dicembre del 1993, il Sig. Piero Ferrari aveva organizzato sulla pista di Fiorano una piccola festa per il gruppetto di persone che avevano progettato e allestito la prima vettura. Faceva piuttosto freddo, ogni tanto scendeva una pioggerellina gelida che a un certo punto si trasformò in neve: anche nei giorni in cui era nato il grande Enzo nevicava e a noi parve un buon auspicio. Non ci sbagliavamo, visti i risultati della 333 SP. Mi piacerebbe per una volta ricordare proprio quel gruppetto di persone che la progettarono e la portarono al debutto vittorioso a Road Atlanta e poi anche le corse in Europa negli ultimi anni. Ho già abbozzato qualcosa. Persone e fatti sconosciuti ai più. Magari per il 30° Chissà!
Saluti”
Giorgio Camaschella
Dopo questo intervento di un protagonista assoluto, non possiamo che aspettarci dall’ing. Camaschella che ha scritto la storia dell’aerodinamica dei migliori prototipi italiani, qualche episodio rivelatore sulle Lancia LC1, la barchetta gruppo 6 con le ruote posteriori completamente carenate e l’ambiziosa LC2 gruppo C.
Ritroveremo la carenatura aerodinamica dell’ing. Camaschella che fece scuola, nel posteriore della gloriosa Jaguar XJR-9 progettata 6 anni dopo da Tony Southgate.
Restiamo in attesa di qualcosa di importante.
Grazie Ingegnere.
Mi permetto di intervenire per significarvi che il grande ing. Camaschella, per gli intimi Camacho, non è solo il papà della 333: dalla sua matita –giacchè, per disegnare “di getto” le forme delle auto da competizione, usa ancora il classico lapis (sono ormai rimasti in due a farlo: lui e un certo Adria Newey; gli altri, se non hanno un computer si sentono perduti!)- sono scaturite alcune tra le più belle automobili da competizione degli ultimi 30 anni; non solo belle, ma soprattutto vincenti! Si parla di Alfa Romeo, di Lancia, di Ferrari (F1)! Senza entrare troppo nei particolari –se lo riterrete opportuno, sarà lui stesso a parlarvene qualora lo vogliate contattare- e tralasciando le varie Alfa Romeo 75 Evoluzione o le Lancia LC1 (entrambe plurivittoriose nelle loro categorie di appartenenza), considerate che il mio (ex) capo Camacho ha addirittura disegnato una Gr.C che non ha avuto neanche bisogno di un motore vero per essere considerata una delle più belle auto di sempre delle corse, tanto da essere proposta all’ Expo del 2015 come “Macchina del Tempo”: mi riferisco a quell’Alfa Romeo Gr.C del 1990 che tutti pensano essere motorizzata dal favoloso V10 Alfa ma che, invece, cela sotto al cofano uno “strano” V12…un dodici cilindri di “strane forme” perché non molto in tradizione con quelli AlfaRomeo. Magari l’ing Camaschella potrebbe svelare qualcosa di più…..
Purtroppo, sono ormai lontani i tempi in cui un tale Jean Todt lo richiamava dalle ferie per fargli disegnare la Ferrari F1 per la gara di Monza….ora, di tempo libero, ne ha parecchio…
Prima o poi devo contattare Camaschella! Parlerei per ore con lui, ma per ora non lo voglio disturbare.