Stars&Cars: le auto delle stelle del cinema
Auto da sogno e celebrità: un binomio tanto comune quanto indissolubile. Quella delle supercar è una passione che ha accomunato moltissimi personaggi tra star del cinema, sportivi, cantanti e musicisti, sin dagli arbori della produzione automobilistica. Una vettura di un certo tipo, con una linea fuori dal comune e capace di prestazioni da capogiro, è sempre stata un simbolo da mostrare ed esibire, un accessorio unico per sottolineare in modo inconfutabile lo stile e i gusti di chi la possedeva, proprio come un abito, un gioiello o un orologio. Spesso al di là della personale predilezione per gli hobby motoristici. In questo primo episodio di Stars&Cars abbiamo scelto dieci stelle della storia del cinema che, oltre agli indiscussi meriti in ambito lavorativo, hanno saputo scegliere auto di livello. Noi di Veloce le vedremmo molto bene anche in un nostro ipotetico vintage garage e siamo sicuri non sfigurerebbero nemmeno nel vostro.
JEAN-PAUL BELMONDO. L’attore francese, consacrato dal film Fino all’Ultimo Respiro diretto da dal meastro della Nouvelle Vague Jean-Luc Godard, aveva una Ferrari 250 GT California. La scoperta di Maranello, come vedremo, è stata una delle vetture più amate dalle stelle del grande schermo: bella, affascinante e potente.
JAMES COBURN. Alto e con uno sguardo sempre molto rilassato, Coburn sul grande schermo interpretava sovente ruoli da duro: uno di questi è l’agente Flint, una sorta di alter ego a stelle e strisce di James Bond, che l’ha reso una star. Impazziva per le Ferrari: ebbe una 250 GT California LWB, una 250 GT SWB Competizione e una 250 GT Lusso.
JAMES DEAN. Il leggendario protagonista di Gioventù Bruciata era un appassionato delle auto di Stoccarda. Passò da una 356 Super Speedster alla corsaiola 550 Spyder, rinominata Little Bastard, con cui l’attore perse la vita in un tragico incidente all’età di 24 anni. La sua morte alimentò la leggenda secondo cui la 550 portasse sfortuna, poiché le persone a cui sono state vendute le sue parti rimaste intatte sono state coinvolte in gravi sinistri.
CLINT EASTWOOD. Sergio Leone voleva Coburn come protagonista in ‘Per un Pugno di Dollari’, ma a causa del cachet troppo alto, dovette ‘accontentarsi’ di Clint Eastwood. L’attore e regista due volte premio Oscar ha sempre amato spostarsi con stile. Tra le altre, ha avuto un’Austin Healey 3000, una Jaguar XK150 e due Ferrari: 275 GTB – comprata da Dino de Laurentiis – e 365 GT4 BB.
SOPHIA LOREN. La Mercedes-Benz 300SL era una delle tante perle del garage di Sophia Loren e del marito, il produttore Carlo Ponti. Nella rimessa Loren-Ponti si videro, tra le altre: una Ferrari 275 GTS, una Daytona, una Rolls-Royce Silver Cloud, una 280 SL Pagoda e una 450 SEL 6.9 trasformata in station wagon.
ANNA MAGNANI. Una delle prime star a guidare un Cavallino Rampante è stata la splendida attrice italiana premio Oscar Anna Magnani. Nel gennaio 1951, infatti, le fu consegnata una Ferrari 195 Inter Coupè bicolore carrozzata da Vignale. Era un’evoluzione della 166, aveva il passo più lungo e montava un V12 più potente; rimase nelle mani dell’attrice capitolina per sette anni.
JAYNE MANSFIELD. È considerata la sex symbol biondo platino più iconica dopo Marilyn Monroe, sua acerrima rivale. Grazie al fisico prorompente, raggiunse la fama negli Anni ’50 seguendo – anche sulle pagine della rivista Playboy – l’epopea delle pin-up di stampo americano. Possedette una delle quattordici Ferrari 275 GTS con guida a destra e – pare – una favolosa 250 LM.
STEVE MCQUEEN. Beh, avremmo potuto non inserire il King of Cool? Qui non servono presentazioni, ma solo una bella serie di punti elenco. L’attore di Beech Grove, che non disdegnava la pista, tra i suoi ferri ebbe: una delle sedici Jaguar XKSS, una Ferrari 250 GT Lusso e una 275 GTB/ 4, una Lotus Eleven, una Corvette del 1966, una Mercedes-Benz 300 SEL 6.3, una Mini Cooper S e alcune Porsche – 356 Speedster, 911 S e 908 Spyder.
PAUL NEWMAN. Nella sua lunga carriera Newman vinse tre Oscar, sette Golden Globe e un Emmy. Come amava investire buona parte dei suoi proventi? Correndo. Disputò le prime gare nel 1972, al volante di una Lotus Elan prima e di una Triumph TR6 poi. Partecipò anche al campionato Trans-Am con una Datsun 280ZX e, in seguito, con una Nissan 300 ZX. Nel 1979 prese parte alla 24 Ore di Le Mans con una Porsche 935, contribuendo al secondo posto finale e alla vittoria di classe. Nel suo curriculum anche la 24 ore di Daytona e i successi come team owner in Formula Indy.
PETER SELLERS. L’imbranata comparsa indiana di Hollywood Party, l’ispettore Clouseau nella Pantera Rosa o il Dottor Stranamore sono stati tutti ruoli impersonati dal simpatico attore britannico. Era uno che di auto se ne intendeva parecchio e i suoi garage, tra le altre, hanno visto: una Jaguar XK140, una Bentley S1 Continental, una Rolls-Royce Silver Cloud Mulliner Park Ward, una Lotus Elan S2, due Aston Martin – DB4 GT e DB6 Vantage Volante – e almeno 4 Ferrari: Dino, 500 Superfast, 250 GTE e 275 GTB/4.