Seat Leon Cupra: hothatch e super wagon
Il penultimo capitolo della Leon Cupra si apre nel 2012 all’insegna del pianale MQB; la piattaforma che ha reso tanto famoso il termine modularità ovvero la base comune su cui vengono costruiti più modelli (del Gruppo VW). Anche per questa ragione sotto al cofano della Leon Cupra il propulsore è comune alle altre sportive del Gruppo. Una garanzia, visto che si tratta dello stesso due litri sovralimentato dell’Audi S3. A questa base tecnica gli ingegneri di Martorel aggiungono poi setting e regolazioni specifiche delle sospensioni, della servoassistenza e dell’intervento dei controlli elettronici per regalare alla Leon Cupra di terza generazione una dinamica di guida propria e divertente, specialmente per le varianti dotate di serie o come optional di un vero differenziale autobloccante anteriore. Un elemento a frizioni gestito però elettronicamente. Insomma il corredo giusto per una hothatch che ‘fa sul serio’ nonostante il look meno appariscente della passata generazione.
IL PROPULSORE. Analizzando il vano motore più nel dettaglio, è l’unità EA888 a regolare le performance della Leon Cupra. Un codice che identifica due distinte cubature se si guarda alla storia del Gruppo VW, ma che su Leon e più in generale sui modelli recenti, rappresenta come detto il duemila turbo. Negli anni le sigle dell’unità EA888 sono mutate, così come le regole che hanno definito le normative anti-inquinamento. Così la Seat Leon Cupra sin dal suo debutto, ha alimentato un’offerta sempre crescente in termini di potenza, arrivando sino alla quota dei 310 cavalli. E pensare che il valore iniziale era stato pari a 265, saliti poi a 280, 290 e 300. Queste evoluzioni sono distinte da diverse sequenze di lettere come CJXE, CJXA, CJXH, CJXC e CJXG. Senza entrare troppo nel particolare tutta la famiglia CJX ha una testata dedicata, così come valvole di scarico più grandi, e il rapporto di compressione portato a 9,3:1. I pistoni, rispetto alle versioni precedenti, sono nuovi. Il TSI adotta poi un turbocompressore IHI IS38, e le varianti più potenti hanno un intercooler aria-aria maggiorato.
WAGON E INTEGRALE. Altro elemento significativo del terzo capitolo di Leon Cupra è la presenza della versione ST. Per la prima volta la hothatch è declinata anche in variante station wagon; stesso motore ma sbalzo posteriore più lungo per far spazio a tutti i bagagli e una novità al retrotreno: la trazione integrale 4Drive. La Leon Cupra, dopo tanti anni, torna così alle quattro ruote motrici con differenziale centrale di tipo Haldex. Il cambio è manuale a sei marce oppure robotizzato a doppia frizione a sette rapporti, anche se per diversi mercati tra cui il nostro, il manuale non era disponibile a listino. Combinazione, quella della trazione integrale, del rapido cambio robotizzato e dei 300 cavalli, tale da regalare alla wagon accelerazioni da vera sportiva: da 0 a 100 km/h in 4″9.
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