Pirelli Diablo, le gomme superbike. Anche stradali
Diciamocelo. Ormai le presentazioni delle supersportive sono diventate scontate. Non tanto per le moto in sé, che sono ancora ‘strappamutande’. O per gli esuberanti cavalli che scalpitano sotto quei telai super rigidi. E allora perché? Per le gomme che montano: che sono sempre e solo Pirelli. La lista è lunga, almeno quanto la P del noto marchio italiano che sta facendo man bassa di prime forniture di grido. Come la nuova Ducati Panigale V4 o le Honda CBR1000RR-R Fireblade e Fireblade SP. Se guardi bene, lo pneumatico è sempre lui: il Diablo Supercorsa SP. Oggi alla sua terza generazione questa gomma è nota per le sue caratteristiche (profili e struttura) di stretta derivazione pistaiola (leggi Superbike).
GRIP. E così, sulla rossa emiliana trovi un 120/70 ZR17 davanti e un 200/60 ZR 17, mentre per l’eroina giapponese dietro c’è un 200/55 ZR17. L’SP, rispetto alla versione SC, ha un posteriore bimescola, che si traduce sia in: una maggiore durata (cioè non lo butti via dopo la prima vacanza in autostrada) e un accentuato grip in piega (insomma, buon divertimento). Ai lati c’è un 23% di mescola soft in più, cresciuto, in termini di estensione, del 33% (grazie alla magia dell’EPT, Enhanced Patch Technology). Per non parlare dei polimeri che assicurano una rapida entrata in temperatura. O del fatto che l’innovativa fibra ad alto modulo (brevetto Pirelli sviluppato nel WSBK) abbia un indice di deformazione molto più basso di quello delle solite gomme stradali. Molto bene, ma cosa vuol dire esattamente? Che ti accorgi della differenza già a metà piega…