Suzuki Jimny sold out: ok, l’auto è giusta
Alla faccia della crisi e di tutto ciò che di qualunquista si dice sul mondo delle auto, ecco la notizia del giorno. Che in se non è una notizia vera e propria, ma un fatto: il contingente di Jimny che la Suzuki ha destinato al nostro mercato per il 2020 è stato venduto/assegnato. Suzuki Italia, oggi, ha diramato un comunicato stampa: “A sole poche settimane dall’inizio del 2020, l’intero lotto di esemplari di Jimny assegnato all’Italia per quest’anno è sold out. Le forti richieste sin dal lancio della piccola grande fuoristrada hanno superato la capacità produttiva esaurendo in largo anticipo tutto il contingente previsto. Stante tale situazione, non sarà pertanto più possibile effettuare alcun ordine della piccola e inarrestabile fuoristrada Suzuki presso la rete dei Concessionari. Ringraziando i numerosi Clienti che hanno scelto Jimny, Suzuki Italia al contempo si scusa con tutti coloro che avevano manifestato interesse all’acquisto”. Firmato Suzuki Italia.
NEONATA DI RAZZA. Lanciata nel 2018, l’ultima Jimny è erede di una tradizione lunga 50 anni in fatto di piccole, inarrestabili, fuoristrada. Auto col telaio giusto per le arrampicate più impegnative, un grip meccanico da manuale e le dimensioni adatte a infilarsi in ogni parcheggio delle cittadelle più à la page. Dov’è presenza fissa insieme a una manciata di (poche) altre auto altrettanto iconiche. Al netto del suo model year. La Suzuki Jimny è anche emblema di quanto le Case automobilistiche sappiano ancora ‘comunicare’ coi clienti quando propongono loro auto di qualità, con una ‘verità’ (ossia l’autenticità di un prodotto nato e cresciuto con uno scopo ben preciso) e che sappia regalare anche una buona dose di spensieratezza: come nel caso della Suzuki con la Jimny.
IL PIACERE DI POSSEDERE UN’AUTO. Ecco la spensieratezza: l’utilizzo del telaio a longheroni abbinato alle dimensioni ultracompatte ha, di fatto, negato ai tecnici giapponesi la possibilità di dotare l’auto di un baule degno di questo nome. Difettosità, peraltro, che accomuna quest’ultima Jimny alle sue antenate. Con tutti e due gli schienali posteriori sollevati resta uno spazio per i bagagli di circa una spanna – alla base – che diventa meno all’altezza delle spalle per via dell’inclinazione del sedile. Ovvero zero baule. Secondo voi questa – apparentemente – grave mancanza ha inficiato le vendite? No. Perché la spensieratezza che quest’auto è in grado di restituire in chi la guida fa volare più alti i proprietari. Che hanno modo di tornare a provare l’affezione per un’auto.
Peccato che occorrano più di 50 metri per fermarla a 100 km/h