La Meyers Manx di Steve McQueen andrà all’asta
Steve McQueen, nella pellicola del 1968 diretta da Norman Jewison, interpreta Thomas Crown, un ricco uomo d’affari – sportivo e playboy – che progetta e porta a termine un grosso furto ai danni di una banca con la quale aveva in precedenza avuto rapporti d’affari. Una detective, la bellissima Faye Dunaway, viene incaricata di compiere le indagini, arriva a Crown e lo accusa, seppur senza prove concrete. Tra i due nasce un’amicizia e, in una memorabile scena, la coppia non si fa mancare un bel giro in dune buggy sulla spiaggia di Crane Beach a Ipswich, Massachusetts. Non aggiungiamo altro alla trama; se non avete ancora visto il film fatelo quanto prima. Tra l’altro, la Manx non è l’unica vettura degna di nota a finire tra le mani dell’inimitabile McQueen.
UN TIPO ‘GIUSTO’. La Meyers Manx è stata progettata e costruita da Bruce Meyers, meccanico, artista, costruttore di barche e surfista. Viene prodotta dal 1964 al 1971 e il suo nome deriva da quello della razza di gatti Manx, felini senza coda tipici dell’isola di Man. È il primo dune buggy prodotto in serie nella storia: carrozzeria in fibra di vetro, telaio e motore del mitico Maggiolino. Rispetto a quest’ultimo ha il passo più corto di circa 36 centimetri: soluzione adottata per migliorare la maneggevolezza e ridurre il peso della vetturetta. Considerando l’esigua potenza del motore tedesco, la Manx vanta una discreta accelerazione e una notevole agilità in fuoristrada. Vince addirittura la Mexican 1000 del 1967, evento precursore della celebre Baja 1000: Vic Wilson e Ted Mangels tagliano per primi il traguardo dopo i 1366 chilometri da Tijuana a La Paz, Baja California, in 27 ore e 38 minuti.
THE KING OF COOL. Tuttavia, la Manx che appare nel film non monta un propulsore di Wolfsburg, bensì un più potente Chevy Turbo-air a sei cilindri, preso in prestito da una Corvair. La Meyers Manx originale viene tirata in soli 6000 esemplari, ma in tutto il mondo le copie non autorizzate proliferano a iosa nonostante il progetto di Meyers sia regolarmente registrato. Qualsiasi cosa sia stata utilizzata da The King of Cool ha naturalmente raggiunto valori molto più alti rispetto a quelli di mercato. Infatti, se i 70mila dollari sborsati nel 2006 per la Rolls-Royce Silver Shadow del 1967 guidata da McQueen nel film di cui sopra possono non impressionare, la stessa cifra per un paio di Persol pieghevoli indossati dall’attore potrebbe stupire maggiormente.Quanti dollari sarà disposto a pagare il futuro proprietario di questa leggendaria Meyers Manx?
Visto che qui, in quest’anno infausto, nessuno ti ricorda
Auguri per l’anniversario, Steve.
Novant’anni ben portati, considerando tutto.
Ripensamenti?
Il talento non mancava.
Affatto.
Ti abbiamo visto a un soffio dalla vittoria nel ‘70 all’aeroporto di Sebring.
Non avevi abbastanza motore per puntare al risultato assoluto, sulla tua piccola 908, ma sei stato grande, più grande delle 917 di Stoccarda, così grande che Forghieri per far vincere la 512 S ha dovuto ricorrere al campione istriano di consumata esperienza.
Non morderti il labbro, quella non fu una vittoria della Ferrari, ma di Andretti, ma tu questo già lo sai.
Diciamo che ti è mancata quella “giusta” per puntare all’assoluto, del resto con un Gruppo 6 come la “bicicletta” arrivare secondi dopo 12 ore top fuel sul cemento di Sebring val quasi una vittoria.
Forse era meglio fare il pilota?
Non arrovellarti, sarà per la prossima volta.
Salutami Faye.