Mercedes 190 E Compact: la hatchback mai nata
La Mercedes W201 è stata un pilastro del marchio di Stoccarda: la percezione gran lusso delle sue berline è letteralmente ‘scesa sulla terra’ aprendosi al pubblico con una proposta per il segmento D che ha rappresentato un grande ‘disturbo’ per i clienti dell’offerta tedesca (Audi 80/90 e BMW Serie 3). Del resto, parlando con gli occhi della sportività, la W201 c’ha messo poco a risalire nelle più alte sfere: la presentazione della famiglia delle 16v ha dato energia alla berlina, con la EVO2, l’ha fatta diventare una DTM stradale. La Mercedes 190 E è stata una protagonista degli Anni ’80. Ma quanti sanno che questo modello avrebbe potuto cambiare la storia delle compatte premium con quasi trenta anni d’anticipo?
UNA DUE VOLUMI DI LUSSO. Il progetto Stadtwagen (auto da città) prende forma all’inizio degli Anni 80 da una costola della W201, la 190 E lanciata nel 1982. Il ritiro di Mercedes dai rally rende la questione interessante: sviluppare una Mercedes con personalità e destino soprattutto urbano, un ambito in cui non c’era background. Sviluppata da Erich Waxenberger, prende forma sulla piattaforma accorciata della 190 Stadtwagen (o 190 Compact) la versione che, nelle premesse, deve lanciare la sfida a Fiat Ritmo, Lancia Delta, Volkswagen Golf, Talbot Horizon, Volvo 343, Opel Kadett e Ford Escort. La parte che le dà dignità inizia dopo il montante A: da qui in poi si sviluppa il punto centrale delle sue misure, organizzate su un passo di 222 cm di lunghezza (quello di una Porsche 911 SC ne misura 227). La 190 Stadtwagen è equipaggiata con un 4 cilindri 1.8 da 122 Cv, abbastanza per 175 km/h. Il motore, disposto longitudinalmente, trasmette il moto alle ruote posteriori attraverso un cambio a cinque marce.